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INFO PIOLTELLO“Armare la barca per il nuovo bordo”



Frase non originale, ma ideata e scritta da Pietro Bassetti, primo “governatore” e padre fondatore della Regione Lombardia, nel suo recente libro “Oltre lo specchio di Alice”. Metafora con la quale invita i cittadini impegnati o che si vogliono impegnare in politica, a “dare senso” a quest’impegno. Un senso che presuppone l’andare oltre alla tradizione dei colori partitici e a imbarcarsi per raggiungere preparati quel mondo nuovo del post-Covid, che si spera non troppo lontano. Prendere posto in questa barca affrontando la politica con la necessaria serietà e preparazione, partendo dai contenuti e dai problemi reali. In sintesi, innovare la politica. Innovazione significa infatti cambiamento; cambiamento rispetto a quello che “è stato”, quindi passato. Naturalmente non ci sono percorsi prefigurati e il terreno di come cambiare è tutto da esplorare. C’è chi pensa che ci sia il bisogno storico di rigenerare i partiti (culture e comportamenti). Altri pensano che i partiti siano irriformabili e inservibili e che per salvare la democrazia serve la protesi partecipativa del civismo, intesa come “offerta di competenze” per assolvere a responsabilità politico-istituzionali. Insomma tanta carne al fuoco per tutti i livelli di governo. A nessuno sfugge il fallimento del decentramento regionale. Attivato nel 1970, non è riuscito ad assolvere a nessuno dei compiti che ne avevano legittimato la nascita. Né tantomeno ha inciso sul suo funzionamento il “regionalismo ideale” del Nuovo Titolo V della Costituzione del 2001, rispetto al quale ha sempre prevalso il “regionalismo reale”. Va quindi ripensato, assieme alle modalità elettive e ruoli degli organismi locali che han prodotto governatori e sindaci forti, ma partiti e rappresentanze deboli, orientando i forti alla ricerca del vitello d’oro della politica attuale: il consenso. Al “caval donato” del consenso non si guarda in bocca e spazio ai self e ai social. Riconoscere, invece, il ruolo decisivo dei Comuni e delle Regioni significa “ridefinire gli strumenti per la trasformazione dei valori in potere”, cioè rinnovare le istituzioni, ivi compreso l’immoto e“passato” Stato. E questo il contenuto più nobile della politica. Qui si parrà la sua nobilitate. Forse..

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