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INFO PIOLTELLOIl rifiuto dei rifiuti e.. benvenuta "cara TARI ”



Tempi grami per i rifiuti domestici, non solo e per colpa della pandemia, quanto per il fatto che, dopo essere stati valorizzati da rifiuti a risorse, son ritornati ad essere solo e soltanto rifiuti da smaltire. Anche quelli, da sempre considerati riciclabili e fonte di guadagno per alcune categorie, stentano a farsi strada nel loro riutilizzo senza remunerazione alcuna e talvolta pagando il biglietto d’ingresso. Ma non finisce qua. Da sempre considerati terreno fertile per guadagni leciti e meno leciti, sembrerebbe che anche l’interesse verso le attività legate al loro smaltimento stia scemando. Almeno questo si sarebbe portati a dedurre dal risultato delle due ultime gare bandite dal Comune di Pioltello per lo smaltimento del “Secco” e dell’”Umido”: in ambedue le gare è stato registrato un solo partecipante con conseguente aggiudicazione senza concorrenza e la soddisfazione della Commissione aggiudicatrice per non essere stata costretta al alcun noiosissimo lavoro di analisi e confronto delle offerte. D’accordo, non erano gare di importo considerevole, ma si trattava pur sempre di centinaia di migliaia di euro. Cosa succederà adesso con la prossima gara del settore, ovvero l’affidamento dei servizi di igiene urbana e servizi collegati che, per i cinque anni di durata, sfiora i 13 milioni di euro: avremo ancora un solo partecipante? Si spera di no, anche perché se è pur vero che l’esborso spetta ai Comuni, sappiamo che i costi del servizio di igiene urbana e smaltimento rifiuti devono essere coperti al 100% dal sistema tariffario e quindi dai cittadini. Se a tutto ciò si aggiungono le conseguenze del decreto sull’economia circolare che prevede la detassazione sui rifiuti di tutte le attività produttive con conseguente ricaduta di tutto il costo di smaltimento sulle utenze domestiche, il piatto della “cara TARI” è servito. Le amministrazioni ne sono consapevoli e si stanno muovendo per limitare i danni, ma senza cambiamenti significativi sulle cause di produzione dei rifiuti e sul sistema di pagamento del servizio, sarà dura. Una prima soluzione potrebbe essere il passaggio alla tariffa puntuale, un sistema di calcolo della tariffa rifiuti (TARI) legato alla reale produzione di rifiuti. Non si basa più solo sul metodo presuntivo e sul criterio dei metri quadrati dell'immobile, ma anche su quanti rifiuti sono prodotti e differenziati.

cara tari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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