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INFO PIOLTELLO“Bilancio: qualche numero per non dare i numeri ”


Scrivere di bilanci, preventivi o consuntivi che siano, è sempre operazione complessa. Farlo in 2000 battute è un’impresa. Ma ignorare il bilancio consuntivo di fine mandato non sarebbe un buon servizio ai cittadini, ma soprattutto ai futuri amministratori che non potranno ignorarne i risultati. Intanto il numero di sintesi che parla di un risultato effettivo di 25 milioni di € e di un fondo cassa, al 31 dicembre 2020, che sfiora i 27 milioni. Numeri che ci permettono di affermare che la situazione economica del nostro Comune gode di ottima salute, nonostante il Covid, ma non tutto è oro quel che luccica. Se la salute è buona, i numeri lo sono un po' meno e invitano la futura classe politica a prendere in seria considerazione una riforma complessiva del bilancio, per ricondurre i numeri a cifre più aderenti ad una reale disponibilità. Intanto operando in modo da ridurre in modo significativo i residui attivi ( 16.468.168,00 - entrate  che il Comune deve ancora incassare)  e passivi ( 14.927.340,22  importi che il Comune deve pagare a fornitori e imprese) che, nonostante il lavoro tecnico fatto negli ultimi anni, risultano tendenzialmente in aumento. Particolarmente critiche appaiono due voci: i consistenti mancati introiti di multe e le difficoltà nella riscossione della tassa sui rifiuti. Se per le multe ( quasi 6 milioni da incassare, con accantonamento obbligato di piu’ di 5 milioni) risulta avviata una nuova modalità di esazione i cui risultati dovranno essere monitorati con attenzione, nulla risulta pianificato per l’annoso problema delle mancate riscossioni sui rifiuti che ammontano a 6.570.747,63 con un obbligato accantonamento per dubbia esigibilità, ma io direi per certa inesigibilità almeno per gran parte dell’importo, maggiore di 3 milioni di €. A pagare saranno, indirettamente, quelli che già lo fanno con regolarità. Da qui la necessità di contenere al massimo i tempi di verifica di pagamento e delle azioni conseguenti. La consistente mobilità di popolazione, anche verso l’estero, che si verifica annualmente, rende problematico, a distanza di anni, il recupero del dovuto. Lo vado ripetendo da inizio legislatura che, nell’era del tempo reale, non si possono impiegare gli stessi tempi di quando si facevano i conti con le penne d’oca. Chiudo, per lo spazio tiranno, con l’auspicio che l’avanzo di competenza, superiore ai 4 milioni venga totalmente destinato agli investimenti, dei quali, nonostante i lavori di quest’ultimo anno frutto dell’utilizzo dei risparmi obbligati del patto di stabilità, c’è ancora tanto bisogno per il mantenimento del decoro del patrimonio comune.

numeri del bilancio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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