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INFO PIOLTELLO“Rivoluzionare la scuola, lavoro per tutti e salvare il pianeta"


Potrebbe essere la sintesi di un ambizioso programma elettorale di qualsiasi livello di governo, ma per il momento è solo l’aspirazione degli studenti, come emerge dal libro “Chi sono? Io. Le altre. E gli altri”. Quasi la metà dei ragazzi (30.000 quelli coinvolti) indica la scuola come il settore nel quale si sente maggiormente la necessità di una rivoluzione. Lasciando ai livelli di governo superiori il compito di prendere atto di questa aspirazione emersa durante un altro anno scolastico molto particolare, che per fortuna sta volgendo al termine meglio di come iniziato, non si può certo fare a meno di chiedersi come questa rivoluzione debba gli enti locali e quindi il nostro Comune. Tanto più in una fase nella quale tutte le forze politiche locali dovrebbero essere impegnate nella stesura dei rispettivi programmi elettorali. Le competenze primarie che il nostro ordinamento assegna ai Comuni sono rappresentate dalla messa a disposizione, per la scuola di base, dei luoghi della formazione: gli edifici scolastici. I nostri, come buona parte nel resto d’Italia, sono tutti datati e improntati sul modello di scuola gentiliana. Le classi sono quelle di inizio novecento, eccezion fatta per l’accostamento alla lavagna di ardesia di quella digitale. Urge quindi un ripensamento e una pianificazione decennale che deve vedere gli enti locali impegnati nella realizzazione di nuove scuole e nella ristrutturazione di quelle esistenti, per renderle più versatili e con finalità sociali da metterle al centro della vita delle comunità territoriali. Una nuova visione di scuola che, attraverso il rispetto degli standard sempre più rigorosi e tali da permettere alle persone di vivere spazi non più a sé stanti, ma adattabili in base agli usi e alle necessità, fondendo le attività didattiche con quelle ludiche e di intrattenimento e determinando un utilizzo continuo, anche oltre i classici orari d'insegnamento. Nel recovery plan sono previste 1000 nuove scuole: facciamo si che una sia a Pioltello. Ma non basta! A Pioltello occorre molto altro, oltre ad una indifferibile rivisitazione e implemento delle autonomie.


rivoluzionare la scuola

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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